mercoledì 24 settembre 2008

Appuntamento al buio con sorpresa...

Nel caos sentimentale di questi giorni trovo il tempo per un fugace appuntamento al buio.
Sulla carta tipo a posto, l’amica che me lo aveva consigliato era affidabile ed anche l’inizio della serata sembrava confermare la aspettative.
Viso carino, fisico asciutto, parlantina brillante, a tratti, addirittura esilarante.
Da una vita non uscivo con uno che mi facesse tanto ridere, pensavo di aver fatto bene a seguire il consiglio di Daria e poi, vista la mia situazione, confidavo molto nella teoria filosofica racchiusa nel vecchio detto “chiodo schiaccia chiodo”, per cui mi illudevo che se avessi trovato di meglio prima del rientro in città del “Bastardo” sicuramente sarei stata forte e pronta a resistere alle sue avances.
Arietta friccicarella romana, primo pulloverino di stagione appena comprato, nero monacale collo alto, manica corta su mini mozzafiato e tacco 12 e, naturalmente un bel po’ del mio mojito preferito della capitale al chioschetto di Ponte Milvio, sotto il grande tiglio (o platano?).
- per me niente mojito, vado sulla birra alla spina.
- Non ami i cocktail?
- Non amo gli alimenti verdi?
- Scusa?
- Si, non mangio roba verde. Verdure, piselli….e il mojito ha la menta, verdissima.
- Mi prendi in giro?
- No. Non potrei mai mettere in bocca qualcosa di verde, starei male.
Manteniamo la calma, dai! In fondo è particolare, forse un po’ fissato, ma che sarà mai? Ho visto di peggio.
- Ma hai qualche allergia?
- No, uhm è solo che…oddio viene giù una foglia da questo maledetto albero.
E salta sulla sedia come una donnina che ha appena visto un enorme topo nella sua cucina.
- non possiamo andare via da questo posto all’aperto?

Ci spostiamo al tavolo rigorosamente al chiuso di un ristorante vicino, ma la situazione non migliora.
Non mi ero mai resa conto, non prima di questa sera di quanto verde ci sia nella pietanze che consumiamo ogni giorno.
- Il sugo, si…ma ha il basilico? Il sedano? I piselli?
- le polpette? Hanno il prezzemolo.
- e le specialità siciliane?
- per carità tutti quei capperi.
Opta per gli spaghetti in bianco mentre io, con imbarazzo scelgo carne alla piastra e peperoni, evitando l’insalata e sperando che i peperoni siano rossi o gialli.
Ok, con uno sforzo mi costringo a sorvolare sulla questione che si fa di minuto in minuto più imbarazzante, in fondo il tipo è veramente interessante quando non si parla di cibo.
Eccolo lì, nonostante gli sforzi non posso ogni tanto soffermarmi a pensare alla faccia che farebbe di fronte ad un bel prato verde.
Cerco di dissimulare una risata.
Lui continua a raccontarmi del mare cristallino della Puglia ed io non posso fare a meno di pensarlo davanti ad un prato a strillare su di una sedia come aveva fatto poco prima sul lungotevere davanti a qualche centinaio di persone.
Su non essere cattiva! In fondo c’è tanta gente allergica alle cose più disparate.
Si, appunto allergica! Questo tizio ha la fobia del verde.
Mi rifiuto, nonostante tutto, di credere che sia l’ennesimo psicopatico.
È troppo divertente, ha un lavoro, degli amici, una vita sociale.
Sicuramente avrà trovato un modo dignitoso per convivere con questa piccola fobia.
Magari ormai è quasi solo un vezzo da artista in una vita composta e rigorosa.
Comincio quasi ad apprezzarlo e inizio a rilassarmi ed a godermi la serata.
Va bene ogni tanto la mente va via trascinata da buffe domande su vestiti verdi, auto verdi, ufo verdi che scendono di notte a rapirlo, ma la sua parlantina e le sue battute mi riportano rapidamente al presente ed alla nostra bella serata.
Qualche attimo di imbarazzo e una piccola smorfia di ribrezzo malcelato da parte sua all’arrivo dei peperoni (effettivamente verdi!) ma tutto fila liscio tra me che mangio in gran fretta i peperoni per levarglieli dalla vista e lui che cerca di guardare altrove.
Mi riaccompagna a casa dopo una lunga passeggiata in una strada senza alberi e con mio sommo stupore mi accorgo di essere stata veramente bene e per molte ore.
Ore piacevolissime che adesso ero certa avrebbero trovato degna conclusione in un bel bacio della buonanotte davanti alla porta di casa.
- è stata una piacevole serata, bisogna ripetere al più presto.
- Vero! È stata proprio una bella serata. Sono contenta di averti conosciuto.
E mi metto a portata di bacio.
Non pensavo più ai peperoni, ma non lui evidentemente perché improvvisamente inizia ad indietreggiare con espressione di terrore ed al mio sguardo sorpreso non riesce a rispondere nient’altro che:
- I peperoni!...e scappa via.

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