giovedì 9 ottobre 2008

Chi scambierebbe un Picasso con Johnny Depp?

Questo pomeriggio uscita prima dal lavoro ho accompagnato la mia amica Sara, super giornalista di moda vezzeggiata e coccolata da tutti i pr e gli uffici stampa della capitale ad uno di quegli eventi pseudo artistici dove tutti fingono di capire qualcosa, ma in realtà nessuno capisce granché e si attende l’apertura del buffet e dell’open bar appena finita la conferenza stampa di rito.
Location d’eccezione a due passi da Montecitorio pr in tiro e gente dal viso contorto come deve essere tra artisti di grido.
Sara si tuffa tra i suoi amici artisti e giornalisti vari, io prendo posizione in zona strategica, per vedere chi entra e chi esce e, soprattutto, a due passi dallo champagne.
Posticino davvero interessante, butto uno sguardo al menu, cocktail da nomi divertenti a 12 euro al bicchiere, arredamento ricercato ma accogliente, solita barista maggiorata dell’est al bancone, ma aspetta….chi è quel Johnny Depp che mi sta venendo incontro con un vassoio e una decina di bicchieri pieni?
Ecco qua! Vivi per anni in un posto e ti accorgi solo oggi del bar col cameriere più hollywoodiano della città!
Prendo il primo bicchiere di prosecco e scambio due battute cretine con lui solo per controllare la voce.
A volte può capitare di ritrovarsi di fronte ad un Antonio Banderas come questo e poi al voice test parla come paperino.
E invece no! Ha una voce sensuale tanto quanto il resto e con un vago accento del sud.
Decisamente è un incrocio tra Antonio Banderas e Johnny Depp, bevo tutto d’un sorso il mio prosecco e comincio a sfogliare distrattamente alcuni libri d’arte aperti sul tavolino davanti a me, giusto per far passare il tempo mentre Sara fa le sue interviste ed intanto continua ad arrivare gente tra poco mi prenderà una crisi di claustrofobia.

Quello che amo di queste serate dedicate a qualche evento che ha a che fare con l’arte è che, oltre a farmi passare del tempo con Sara, che è in assoluto la persona con la cultura del fashion più spiccata che conosco e con un senso dell’estetica secondo soltanto a John Galliano, mi permettono anche di poter osservare le nuove mode che vanno diffondendosi tra questi gruppi di nevrotici che poi inevitabilmente ritroveremo nei grandi fashion store rivisitati e corretti per comuni mortali tra un paio di stagioni.
Riuscire a captare le prime avvisaglie di una nuova tendenza è un gioco che sempre mi ha appassionato e questo oggi è il posto giusto, almeno finche mi manterrò sobria.
Intanto il secondo prosecco è andato giù che è una meraviglia ed il mio atteggiamento col cameriere diventa sempre più ammiccante, abbandono l’ipotesi Banderas, decisamente somiglia di più a Johnny Depp anche se non saprei esattamente in quale film…
Oh che bello arriva il sushi, almeno ammortizzo il terzo bicchiere di prosecco che neppure ho fatto in tempo a prendere ed è già finito.
Dopo il terzo bicchiere individuo il film “Chocolat”!
E che voce sensuale, è decisamente Johnny…
Torna Sara.
Commentiamo un po’ la gente che ci circonda, mi fa conoscere un paio d’artisti di belle speranze del panorama romano, chiacchieriamo delle mostre di prossima apertura, io ho una vaga idea di quelle della capitale, loro spaziano da Berlino a San Pietroburgo come se nulla fosse.
Quarto prosecco!
La conferenza stampa sta per avere inizio, ma in un’atmosfera distesa, con giornalisti ed artisti stipati un po’ ovunque, su sofà e poltrone e grandi cuscini adagiati sul pavimento, i più stanno scomodi da morire ma cercano comunque di fare una faccia che Ben Stiller in Zoolander definirebbe “figosa”.
Sara nella calca resta bloccata un po’ distante da me, io assaggio ancora un po’ di sushi per giustificare il quinto prosecco.
Decisamente adesso guardo in modo concupiscente il bel Johnny Depp che mi sta davanti distribuendo flute agli ospiti e non posso fare a meno di immaginarmelo ricoperto di quel meraviglioso cioccolato che si vedeva nel film.
Mi accorgo che l’intensità dei miei sguardi è stata equivocata perché un ranocchio che sta giusto al fianco dell’uomo dei miei sogni mi fa segno con il suo bicchiere e mi lancia sguardi di fuoco.
Io faccio la vaga cercando di non distrarmi dalla mia visione paradisiaca, intanto la conferenza stampa inizia
Una foulardata cinquantenne parla di rete tra non so che musei, prosegue il direttore di non so che parlando dei loro futuri lavori, io ignoro tutti, ho occhi solo per il mio giovane amico che mi continua a versare prosecco nel bicchiere…siamo a sei.

Il ranocchio non demorde, continua a cercare il mio sguardo.
- Uff…ma che vuoi?
Ma dove và con quella rivisitazione in chiave stracciona del regale panama di Borsalino?
Please, non c’è trippa per gatti! Smetti di distrarmi dalla …..che questo vinello mi provoca…
Intanto Sara da lontano mi fa segno di guardare dalla parte del mio bel cameriere e del ranocchio che non si sposta, gli occhi di Sara sono compiaciuti.
Lo credo bene, avrà notato anche lei il tipo…avrà più o meno 26 anni e neppure un filo di grasso.
Sorrido a Sara.
Che intesa! Ci capiamo con uno sguardo.
Lei si divincola e riesce piano piano ad arrivare da me.
Arriva ancora tutta affannata proprio mentre lei mi dice – ma hai visto chi ti guardava e cercava di rimorchiarti? L’organizzatore della serata annuncia la presenza tra noi di quello che viene considerato l’artista del decennio di non so quale tipo di arte concettuale, appena premiato al MOMA di New York ed invita il ranocchio a raggiungerlo per ricevere gli onori di casa e tutta una serie di omaggi che tutte le amministrazioni comunali, provinciali, regionali ed intergalattiche si sono premurate di fargli pervenire.
Scoppio a ridere per il mostruoso equivoco, intanto la conferenza stampa finisce con mille applausi e giornalisti che si accalcano al buffet, il cameriere Johnny si affretta a tornare al suo lavoro e il ranocchietto si avvicina forte del suo nuovo status di superartista internazionale e butta giù un paio di battute rimorchione da far rabbrividire…
Mezzo sorriso, chiedo scusa e passandogli gentilmente a fianco mi dirigo anch’io verso il bar.
Caro mio sarai pure l’artista del decennio ma una visione di Johnny Depp nudo e ricoperto di cioccolato non ha eguali!

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